Genova 2 giorni no stop! PARTE 1

Ciao viaggiatori!!!!!

Io e Alberto siamo appena rientrati dal nostro ultimo viaggio in una città che non credevo potesse rapirci così tanto… Genova!!! Affascinata fin da piccola dal mondo marino, ho sempre avuto il desiderio di andare a vedere almeno una volta nella vita il famoso acquario di Genova, ma no so perchè, tutte le volte rimandavo il viaggio preferendo città estere e pensando tra me e me “tanto Genova è in Italia, posso andare quando voglio!”Però continuavo a pensarci e a ripensarci, fino a quando non ce l’ho fatta più! ho iniziato quindi a fare ricerche su internet cercando di trovare, come prima cosa, un mezzo per poterci arrivare. Ovviamente la macchina era esclusa per la grande distanza, quindi la prima opzione è stata l’aereo. I prezzi però erano troppo alti e non mi andava di spendere così tanto fino a quando mi si è accesa la lampadina in testa optando per il treno. Da Napoli la situazione non cambiava, i prezzi erano sempre troppo alti per le mie tasche, poi però, mettendo come partenza Roma, ho iniziato ad esultare di gioia chiamando Alberto e dicendogli che saremo andati a Genova. Ero riuscita a trovare sul sito trenitalia un intercity  di andata e ritorno a soli 9,90 euro l’uno!!!! Non potevo crederci! Più in la poi su booking ho prenotato un albergo vicinissimo alla stazione in cui saremo arrivati, con la possibilità di poter pagare all’arrivo. Mancavano solo i biglietti per l’acquario dal prezzo veramente troppo caro!!! Dovevo riuscire a risparmiare anche li e quindi, smanettando tra i vari siti, due settimane prima della partenza tramite il sito il tuo ticket, sono riuscita a trovarli  alla cifra pazzesca di 20,00 euro risparmiando il più della metà sul costo originale.Tutta felice e contenta quindi ho iniziato a pianificare il nostro viaggio, informandomi su tutto quello che avremmo potuto visitare oltre all’acquario.

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Avendo il treno alle 09:57 da Roma abbiamo deciso di partire da casa, cercando di considerare anche il traffico che avremo potuto trovare sul grande raccordo anulare, alle 05:30. Quindi la nostra sveglia, sempre puntualissima, ha iniziato a suonare alle 04:15 di mattina! Avevo si e no 3 ore di sonno perchè puntualmente ogni volta che devo viaggiare, il giorno prima presa dall’euforia del viaggio, faccio sempre difficoltà ad addormentarmi, passando così le ore sveglia nel letto. Come uno zombie e ancora ad occhi chiusi, ho cercato di alzarmi e prepararmi, maledicendo me stessa per non essere andata a dormire prima.  Comunque alle 05:15, non so come, ero pronta ed ero riuscita anche a preparare i panini che avremo mangiato sul treno. Puntuale come un orologio svizzero 5 minuti dopo è arrivato Alberto e caricate le valigie in macchine, ci siamo messi in viaggio verso Roma. Un paio di giorni prima ci eravamo messi d’accordo anche con Cesare, il più caro amico di Alberto, che trasferitosi a Roma ormai da anni, ci avrebbe aiutato a trovare un posto tranquillo per poter parcheggiare la macchina. Alle 08:30, dopo aver trovato un traffico assurdo, siamo riusciti ad arrivare finalmente a subaugusta. Abbiamo parcheggiato la macchina, preso un caffè al volo con Cesare ringraziandolo e alle 09:10 siamo andati alla metro per poter arrivare così a Termini. Dopo 13 fermate arriviamo giusto in tempo per poter prendere il treno che ci avrebbe portato a Genova.Siamo partiti con un quarto d’ora di ritardo e  finalmente alle 15:40 il treno si ferma alla stazione Principe.

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Avevamo le gambe indolenzite a furia di stare seduti ma la gioia era troppo grande quasi da farci correre per arrivare in albergo per posare le valigie e iniziare così la nostra visita. Il nostro albergo era l’hotel acquaverde e distava veramente a due passi dalla stazione. Da quanto ho capito è stato costruito in un vecchio palazzo adibito poi ad Hotel. Infatti c’erano portoni ovunque e ogni volta che dovevi andare in camera, eri costretto a bussare al citofono. Per tutte le varie notizie e informazioni sull’albergo e sulla camera comunque potete andare a leggerle qui dove ne parlo più dettagliatamente. Il ragazzo gentile della reception dopo aver fatto il check-in ci ha consegnato le chiavi della stanza e anche la cartina della città ma era veramente troppo grande e infatti abbiamo preferito muoverci utilizzando il cellulare. Ci siamo diretti immediatamente verso il porto antico passando sotto dei portici, pieni zeppi di negozietti di souvenirs. Dopo neanche 10 minuti di camminata eravamo di fronte la bellissima cattedrale di San Lorenzo. E’ in stile gotico, tutta a fasce bianche e nere e la sua particolarità sta nel fatto che e stata completata solo la torre campanaria di destra lasciando incompiuta quella di sinistra.

L’interno è altrettando bello e mi ha ricordato molto Notre Dame.

Ammirata la cattedrale e fatte le nostre foto, ci siamo diretti verso Porta Soprana, una delle porte di ingresso di Genova, guardando anche da fuori perchè chiusa, la casa di Cristoforo Colombo.

In realtà l’originale fu colpita e distrutta da un bombardamento navale e quindi quella che c’è è una ricostruzione fedele a quella che era la casa originale. Da li ci siamo diretti verso piazza Raffaele De Ferrari che, insieme alla lanterna, è uno dei principali simboli della città. E’ veramente immensa e al centro è collocata un’enorme fontana di bronzo.

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Io avevo visto già qualche foto su internet ma dal vivo è veramente un’altra cosa. Da piazza De Ferrari ci siamo diretti verso la famosissima strada XX Settembre, piena zeppa di negozi, buttandoci anche in qualche vicoletto. Dopo un pò, presi anche dalla stanchezza, abbiamo deciso di tornare indietro passando però per i carruggi, i tipici vicoletti stretti di Genova.

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Diciamo che visitarli di sera non è stata proprio una grande genialata in quanto c’era poca gente, la maggior parte extracomunitari e a popolarli c’erano le tipiche “signorine” da strada . Quindi a passo svelto, siamo arrivati di nuovo verso il porto antico impiegandoci la metà del tempo dell’andata. Prima di rientrare in albergo però, abbiamo deciso di fare una passeggiatina romantica lungo il porto, ammirando tutte le lucine delle case che riflettevano sul mare.

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Non avevamo voglia di buttarci in qualche locale per cenare perchè eravamo veramente troppo stanchi e non vedevamo l’ora di poterci mettere a letto e quindi, ci siamo fermati ad un fornaio sul porto, prendendo un paio di pezzi della tipica focaccia genovese da poter consumare in albergo. Si può dire che dopo aver fatto una doccia e cenato frettolosamente alle 09:00 ero già a quattro di bastoni sul letto a ronfare beata e contenta di tutto quello che avevamo visto e per la visita all’acquario che avremo fatto il giorno dopo.

clicca qui per la seconda parte…

 

5 pensieri riguardo “Genova 2 giorni no stop! PARTE 1

  1. Sono stata anch’io a Genova qualche anno fa e mi viene il dubbio di aver soggiornato nello stesso hotel.. aveva un ascensore con le grate, una reception quasi sempre vuota e nella nostra camera c’era un bagno inserito in una costruzione di plastica tipo viaggio nello spazio.

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